Ifigenia in Aulide, Vienna, van Ghelen, 1718

 IFIGENIA IN AULIDE
 
    Dramma per musica da rappresentarsi nella cesarea corte per il nome gloriosissimo della sacra, cesarea e cattolica real maestà di Carlo VI, imperador de’ Romani sempre augusto, per comando della sacra, cesarea e cattolica real maestà di Elisabetta Cristina, imperadrice regnante, l’anno MDCCXVIII.
    La poesia è del signor Apostolo Zeno, poeta ed istorico di sua maestà cesarea e cattolica. La musica è del signor Antonio Caldara, vicemaestro di cappella di sua maestà cesarea e cattolica.
    Vienna d’Austria, appresso Giovanni van Ghelen, stampatore di corte di sua maestà cesarea e cattolica.
 
 ARGOMENTO
 
    L’armata greca, la quale si era allestita per andarsene contra Troia sotto il comando di Agamennone, re di Micene, fu da venti contrari trattenuta più mesi nel porto di Aulide. Si ricorse all’oracolo di Diana; e l’indovino Calcante diede in risposta che mai non si navigherebbe a Troia, se prima non si placasse l’ira di Diana con la morte e col sacrificio di Ifigenia, figliuola del re Agamennone. Questo sacrificio è uno de’ più celebri fatti appresso i poeti, i quali però assai diversamente l’han riferito. Alcuni hanno asserito che veramente Ifigenia fosse sacrificata. Così Eschilo, Euripide, Sofocle ed altri. Alcuni sono stati di parere che Diana, mossane a pietà, l’avesse rapita nel punto del sacrificio dalle mani di Calcante e portata in Tauride, facendo che invece di lei rimanesse uccisa una cerva o altro animale. Euripide mostra di essere stato anch’egli di questo sentimento e Ovvidio ne parla nelle sue Metamorfosi. Altri finalmente hanno scritto che una Ifigenia fu veramente sacrificata, non già la figliuola di Agamennone ma una figliuola di Elena, natale in segreto da Teseo, avanti che fosse sposa di Menelao, re di Sparta, al quale non confidò mai questo suo segreto e primo matrimonio con Teseo; e per conseguenza a lui e a tutti tenne occulta la nascita di questa sua Ifigenia, la quale fece allevare sotto altro nome; e io gli do quello di Elisena.
    Questa terza opinione, che è sostenuta da Euforione Calcidense, da Alessandro Pleuronio e da Stesicoro Imereo, riportati da Pausania nel libro II, è stata seguitata da me nell’ordimento del dramma, poiché la prima menava la favola a un fine troppo tragico e la seconda ad uno scioglimento troppo incredibile. Nelle prime maniere l’argomento è stato maneggiato dall’incomparabile Euripide e nella terza dal famoso Racine. Confesso di aver tolto assai dall’uno e dall’altro, ad oggetto di render meno imperfetto che per me fosse possibile il mio componimento, dove gli amori di Achille e di Ifigenia, l’andata di quello a Lesbo, donde ne condusse Elisena prigione, ed altre circostanze della favola non sono senza istorico fondamento.
    La scena è in Aulide.
 
 ATTORI
 
 AGAMENNONE re di Micene
 CLITENNESTRA sua moglie
 IFIGENIA loro figliuola
 ACHILLE principe di Tessaglia, amante di Ifigenia
 ELISENA principessa di Lesbo, amante di Achille
 ULISSE re di Itaca
 TEUCRO uno de’ capitani greci, amante di Elisena
 ARCADE confidente di Agamennone
 
 COMPARSE
 
    Paggi con Ifigenia, paggi con Clitennestra, paggi con Elisena, di Argivi con Agamennone, di greci con Clitennestra e con Ifigenia, di mirmidoni con Achille, di itacensi con Ulisse, di schiavi lesbi con Elisena, di salamini con Teucro.
 
 MUTAZIONI
 
    Porto di Aulide con navi e tende, illuminato di notte; cortile.
    Passeggio ne’ giardini.
    Sala regia; bosco di Diana; piazza con tempio.
    Il tutto rara invenzione del signor Giuseppe Bibiena, secondo ingegnere teatrale di sua maestà cesarea e cattolica.
 
 
    Nel primo atto: ballo di paraninfi.
    Nel secondo atto: ballo di giardinieri.
    Nell’atto terzo: ballo di marinari.
    Il primo ed il terzo ballo furono vagamente concertati dal signor Pietro Simone Levassori de la Motta, maestro di ballo di sua maestà cesarea e cattolica. Il secondo fu parimente concertato dal signor Alessandro Philebois, maestro di ballo di sua maestà cesarea e cattolica, con le arie per li detti balli del signor Nicola Matteis, direttore della musica instrumentale di sua maestà cesarea e cattolica.